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Decibel Open air: la riduzione dei rischi nei festival musicali

la riduzione dei rischi nei festival musicali

CAT ha una esperienza pluridecennale di interventi di riduzione dei rischi in eventi culturali e musicali.

Per approfondire il tema, abbiamo intervistato Sara Contanessi, coordinatrice del progetto Outsider, che ha partecipato, insieme all’altro progetto di CAT Flash, al festival di musica elettronica Decibel Open Air, svoltosi il 9 e 10 settembre a Sesto Fiorentino

Quali sono Sara le tue impressioni generali, da operatrice esperta, rispetto a questo grande evento?

L’evento ha richiamato nei due giorni circa 50.000 persone.

La strutturazione era idonea, anche i servizi presenti nel complesso erano adeguati.
Come operatrice ho notato che il decreto che vietava la vendita di alcol in tutto il comune di Sesto Fiorentino non ha migliorato la sicurezza dei fruitori. Anzi, molti si sono auto-organizzati e il decreto ha favorito una serie di abbuffate alcoliche prima di entrare all’evento, con episodi di malore e l’arrivo di persone che vendevano birra all’esterno del Festival.
Come professionisti della salute pensiamo che la repressione verso certi comportamenti e stili di vita è solo una parte di un processo di informazione e prevenzione più ampio. Questo partendo dal presupposto che comunque le sostanze sono usate da larga parte della popolazione, specie giovanile, sia nel quotidiano che nei contesti del divertimento, per cui la repressione da sola diventa inutile.

Cosa cambia nel tuo lavoro in questo tipo di eventi rispetto al contesto dei rave, delle feste illegali?

La differenza maggiore è che non sei l’unico soggetto professionale in campo,

quindi pur avendo ruoli differenti collabori con il personale sanitario, con la sicurezza, quando c’è necessità con le forze dell’ordine; nei contesti legali posso quindi occuparmi meno di emergenze e più degli aspetti di relazione, psicologici, di cura, dedicarmi a colloqui informativi sulle sostanze, sulle malattie sessualmente trasmissibili…

I consumi di sostanze a questo tipo di festival sono diversi da quelli tipici dei rave e delle feste illegali?

Ormai non si può più parlare di contesti in cui alcune sostanze vengono sperimentate e altre no.

Fino al 2000 c’era una divisione netta negli organizzatori e nei fruitori, a livello di musica e a livello politico, fra eventi gratuiti ed eventi commerciali. Per una serie di motivi, ora questa distinzione è molto minore, tutto si è mescolato. Di conseguenza, anche il tipo, le modalità e le criticità di uso delle sostanze si assomigliano di più.



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