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Porte Aperte: accogliere la marginalità

Con Claudia Paolini, coordinatrice per C.A.T. del centro Porte Aperte Aldo Tanas, scopriamo le attività di questo servizio.

Claudia, il centro “Porte Aperte Aldo Tanas” che coordini è piuttosto unico nel panorama fiorentino. Puoi descriverci le attività e la metodologia che lo contraddistinguono?

Il Centro “Porte Aperte Aldo Tanas” opera dal 1997 nell’ambito del contesto metropolitano fiorentino. Gli interventi di riduzione del danno a tutela della salute della persona sono volti a favorire l’integrazione sociale delle persone dipendenti da sostanze di abuso, che vivono in condizioni di marginalità anche estreme. 

Si tratta di un servizio complesso, che in questi anni ha sperimentato e messo a punto metodologie, strumenti di intervento modulati via via sul cambiamento del target. Ciò è avvenuto in sinergia con una pluralità di attori sociali e a partire dagli strumenti di valutazione dei risultati raggiunti.

Il target con il quale lavorate è piuttosto composito, ci puoi fare un ritratto? 

Sì, è vario. Ci sono persone italiane e straniere tossicodipendenti, alcoldipendenti e consumatori problematici di sostanze legali e illegali; persone con disturbi mentali coinvolti in processi di marginalizzazione e disagio sociale (senza dimora; persone “transitoriamente presenti” sul territorio; persone dimesse da strutture sanitarie, comunità e istituti penitenziari)

Quali sono i principali bisogni e criticità che intercettate?

In questi ultimi anni, l’aggravarsi di situazioni delicate e complesse come il fenomeno delle migrazioni ha fatto sì che affinassimo il nostro intervento anche di rete per l’inclusione e la tutela dei diritti a favore di queste persone. Le criticità maggiori sono quelle di intraprendere percorsi di prevenzione e di inclusione per persone che non hanno i requisiti legali per poter permanere sul nostro territorio. Per esempio, i progetti ponte per tali persone vengono spesso interrotti per il problema alloggiativo, e ciò è in contrasto con il loro diritto alla salute.



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