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Buon 2023 a tutti e tutte!

Care cooperatrici e cari cooperatori, 
il 2022 si chiude con una pandemia frettolosamente archiviata, con una guerra in corso e con una crisi economica che non si vedeva da anni.
Pare che questo mondo si stia avviluppando su se stesso, producendo solo bad news.Per non farsi mancare nulla è evidente la regressione in termini di diritti civili e di libertà conquistate con lotte faticose nel secolo precedente, l’affermarsi incontrastato di un individualismo sfrenato e senza limiti che annulla ogni percorso collettivista ed ogni visione di una società più giusta e tesa alla redistribuzione di ricchezze e saperi.
Il mondo che queste generazioni stanno costruendo (distruggendo..) è precario sugli aspetti ambientali e sociali, cresce sulla logica del profitto ora e subito, su diseguaglianze sempre più marcate. E una colonia di esseri liberi su Marte è di là da venire.. Come incidere fattivamente, come riprendere il controllo delle proprie esistenze, che fare?

La domanda è complessa ma la soluzione è semplice: lottare.

Solo con un impegno fattivo e partecipato si possono mettere in discussione modelli malsani di vita, andare oltre al “produci, consuma, crepa”, ad una Metropolis, ad una Fattoria degli Animali, ad un’Odissea senza lieto fine.
Nel piccolo della cooperazione sociale bisogna replicare agli attacchi ormai quotidiani che discreditano il nostro agire.
E’ vero che bisogna distinguere il grano dal loglio, differenziando chi opera e chi specula nel sociale, ma in questo caso una mela non fa marcire il cesto, basta gettarla nel biologico e le altre saranno indenni.

Questa logica dell’attacco continuo al nostro operare, il farci passare come profittatori, calpestatori di diritti e via dicendo deve essere contrastata con le buone prassi, con uno sviluppo del welfare, recuperando il filo storico che ci lega alle prime società di mutuo soccorso, agli esperimenti collettivisti, alle case del popolo e a quanto di buono è stato creato negli ultimi 150 anni. È vero, sta diluviando ininterrottamente da molto tempo, ma muniamoci di un robusto ombrello e non facciamo che le lacrime si mescolino alla pioggia. Se ritroviamo l’interruttore il sole farà di nuovo capolino. Non volevo farvi ammalare di pessimismo, ma è necessario riaprire occhi stanchi per vedere in faccia la realtà e disseppellire la vecchia ascia di guerra troppo frettolosamente sotterrata.

Buon 2023!

Sandro Meli (Presidente Cat Cooperativa Sociale)