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Sbarre Mic Check

la voce dell'inclusione attraverso il rap

Sin dai primi anni 2000 CAT con l’esperienza delle compilation H2F è stata impegnata nell’utilizzo del rap come strumento espressivo e di emancipazione per i giovani sia nell’educativa di strada che nei centri giovani, successivamente il modello è stato portato con operatori specializzati all’interno dell’Istituto penale per minorenni, nel nuovo complesso penitenziario di Sollicciano e nella Casa Circondariale Mario Gozzini in modo che anche i detenuti potessero utilizzare lo strumento del rap come modo per rimettersi in gioco e raccontare le proprie storie di vita.A partire dallo scorso anno con la gestione del Centro Giovani “Sala Gialla” del Q1 di Firenze l’idea è stata quella di allestire un vero studio di produzione stabile nella sala prove dedicata a Peppino Impastato, da lì l’idea di riunire tutte le voci in un unico progetto discografico che prendesse vita giorno per giorno insieme ai ragazzi. Il 2018 è stato un anno molto importante e ha visto l’uscita del primo mixtape SBARRE MIC CHECK che raccoglieva tracce da tutti i laboratori, per il 2019 sono in lavorazione un secondo mixtape dal carcere e il disco d’esordio di Fen.Ics. A differenza di ciò che spesso viene raccontato, le canzoni rappresentano una Firenze che si incontra senza pregiudizi in cui si creano amicizie e collaborazioni tra italiani, africani,rumeni e peruviani attraverso il linguaggio universale dell’ hip hop. Il laboratorio a cura di Andrea Antonini (A.n.d.) e Angelo Tomasi (Charlie Dakilo)  si tiene ogni martedì dalle ore 16.30 presso Sala Gialla, via Felice Fontana ,22 a Firenze, e presso le strutture penitenziarie con il contributo di Giovanna Brunelli.